Centro diurno per disabilità adulta
Sul territorio del Distretto RM 6.2 sono presenti n° 2 Centri Diurni per persone adulte con disabilità grave, denominati “Il Girasole”, sito al confine tra il comune di Albano Laziale e il Comune di Ariccia, e “L’isola Che C’è” nel comune di Lanuvio.
Si tratta di un progetto ad integrazione sociosanitaria a valenza sociale, il cui obiettivo prioritario è quello di garantire alle persone adulte con disabilità grave e gravissima, in carico ai Servizi Sociali comunali e al Distretto sanitario H2, un intervento di tipo diurno per il reinserimento sociale, mantenimento e sviluppo delle autonomie personali e volto all’alleggerimento del carico assistenziale dei caregiver. Le attività sono organizzate in laboratori in piccoli gruppi volti al mantenimento o alla (ri)acquisizione delle autonomie personali dei partecipanti.
I Centri Diurni, operativi dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 14:30 con pranzo presso la sede dei Centri, come previsto dalla normativa vigente, si configurano quali strutture di tipo aperto idonee a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale di persone con disabilità. Forniscono valide occasioni per sviluppare e/o migliorare le capacità relazionali e i legami che l’individuo instaura con la comunità, con lo scopo di svolgere una funzione socioeducativa sul singolo, mirata a recuperarne le capacità fisiche ed intellettuali residue e favorire il livello interrelazionale e d’inserimento sociale. L’organizzazione dei Centri Diurni prevede la costituzione di una rete sinergica tra i diversi agenti coinvolti nelle fasi attuative del Servizio quali: i familiari degli Utenti, l’Ufficio di Piano, il Servizio Sociale distrettuale, l’Azienda Sanitaria Locale e gli Enti di Terzo Settore; prevede inoltre un’apertura al territorio inteso nelle sue realtà produttive, socio- culturali, ricreative e sportive, grazie alla stipula di apposite Convenzioni con Enti del Territorio, le quali permetteranno la realizzazione di interventi in co-progettazione efficienti ed efficaci nel creare Rete Territoriale. A fianco delle attività di socializzazione, intesa come creazione di rapporti interrelazionali e comunicativi sempre più complessi, sono promosse azioni mirate all’autonomia del Soggetto. L’accesso al servizio è su domanda spontanea ed individuale della persona o di un familiare, tutore o amministratore di sostegno e l’accesso avviene su rilevazione del fabbisogno assistenziale e colloquio con l’equipe sociosanitaria distrettuale. Prima dell’accesso in via definitiva, l’equipe si riserva un periodo di valutazione della persona, che coincide con i primi trenta giorni di frequenza, sull’idoneità all’interno del gruppo e rispetto alle attività proposte.
La frequenza al centro diurno può variare da un minimo di due giorni ad un massimo di cinque giorni settimanali, secondo quanto previsto dal Piano Educativo Individualizzato. Le attività sono organizzate in piccoli gruppi e strutturate su diversi laboratori giornalieri seguiti dalle maestre d’arte.
Ultimo aggiornamento
16 Agosto 2022, 08:35